Ritenzione Idrica

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MI SENTO GONFIA

Molte persone confondono il proprio sovrappeso con la ritenzione idrica. Si e grassi non in rapporto al peso fatto registrare sulla bilancia ma in base al grasso che allo specchio vediamo appesantire la nostra fisionomia e che ora è diventato una misura facilmente accertabile grazie all'impedenziometria. 
In assenza di patologie importanti, il contributo della ritenzione idrica, sull'aumento di peso è marginale. Per verificare l'effettiva presenza del disturbo possiamo fare una semplice analisi delle urine delle 24 ore.

Esame delle urine nelle 24 ore

 I valori di riferimento variano notevolmente con l'età:
- da 8 a 14 anni 800 - 1400 ml/24 h
- adulti 600 - 1600 ml/24 h
- anziani 250 - 2500 ml/24 h
 

Nel caso i valori siano aumentati, ciò può dipendere da: 
- Squilibrio salino, per riduzione della quantità di potassio nel sangue o per un eccesso di calcio.
- Eccessiva produzione di urea frequente nell' obeso a causa dell'eccessiva alimentazione o per aumento del catabolismo proteico a causa di malattie debilitanti.
- Ridotti od assenti valori di ormone antidiuretico (ADH) od iperaldosteronismo.
- Diabete mellito o diabete insipido renale congenito.

Nel caso i valori siano diminuiti può dipendere da:
- Anoressia.
- Disidratazione da vomito o diarrea.
Ritenzione idrica.
- Ostruzione uretrale.
- Shock renale di qualsiasi natura e danni renali vari.

Meno pertinente è l’esame del peso specifico delle urine effettuato sul normale campione. Il peso specifico più è alto più indica ritenzione. 

Senza ricorrere all’esame delle urine, è sufficiente premere con forza il pollice sulla pelle della parte che si vuole esaminare. Dopo aver mantenuto per un paio di secondi la pressione, dopo aver tolto il dito, se rimane ben visibile l'impronta, c’è ritenzione idrica.

 

Altro problema è il liquido interstiziale

La generazione di fluido interstiziale è descritta dall' equazione di Starling, che mette in relazione la pressione osmotica e la pressione idrostatica. Nell'organismo sano la pressione idrostatica, che tende a determinare la fuoriuscita di liquidi dai capillari, è pressoché bilanciata dalla pressione colloido-osmotica, che si esercita in direzione opposta. 
Quella minima fuoriuscita di liquidi nello spazio interstiziale viene drenata dai vasi linfatici, che la reimmettono nel circolo venoso attraverso il dotto toracico che sbocca nella giunzione tra la vena succlavia e la vena giugulare interna. Quando la pressione idrostatica non è più bilanciata dalla pressione colloido-osmotica si verifica un'ostruzione linfatica, aumenta la permeabilità vascolare e si verifica un accumulo di liquido negli interstizi che, se non risolto, provoca il gonfiore e l'edema.

LE GAMBE POSSONO ESSERE GONFIE PER DIVERSE PATOLOGIE

1. Aumento della pressione idrostatica capillare,dovuta ad una pressione arteriosa eccessivamente alta o ad un ostacolo al deflusso venoso.
2. Difficoltà del drenaggio linfatico.
3. Riduzione della presione colloido-osmotica del plasma dovuta ad ipoproteinemia. Le proteine del plasma, l’albumina e l’emoglobina contenuta nei globuli rossi esercitano una specie di “azione calamita” per l’acqua, riportando i liquidi verso il circolo sanguigno e sgonfiando le gambe.

Per capire il problema dei piedi gonfi possiamo fare un piccolo esperimento :

- Si riempe una bottiglia di plastica, sulla quale si erano praticati dei fori a diverse altezze tappandoli poi con del nastro adesivo.
- Dopo aver disposto la bottiglia nel sottovaso, si toglie lo scotch.
- Versando l'acqua dentro la bottiglia si osserva che, dai fori fuoriescono zampilli di diversa intensità. Dal foro inferiore lo zampillo è più lungo, mentre dai fori più alti gli zampilli sono via via più corti.
Pertanto la pressione esercitata in basso dai liquidi è molto più forte rispetto alla pressione esercitata in alto.

 

RIMEDI PER LA RITENZIONE IDRICA

L’ormone ANTI-DIURETICO (ADH), come si può ben capire già dal nome ha il compito di conservare le riserve idriche del nostro corpo. Pertanto questo ormone rilasciato dall’ipofisi ha lo scopo di determinare “ritenzione idrica” agendo su appositi canali denominati ACQUAPORINE. Una tecnica efficace contro la ritenzione idrica è il colpo d’acqua.
Essendo l’ormone anti-diuretico sensibile alla concentrazione dei liquidi corporei, il giorno di solo mele cotte, associato all’introduzione di oltre tre litri di acqua nello stesso giorno riduce l’azione dell’ormone. Questo giorno di digiuno dinamico con un chilo (max 1,5Kg) di frutta di un solo tipo è indicato quando ci si sente le mani o le caviglie gonfie come accade in certi giorni afosi, quando c’è quel caldo umido che toglie il respiro o a certi viaggi aerei alla fine dei quali non si riesce a infilare le scarpe, tolte per stare comodi dormendo

 

 

LA CELLULITE


ACCUMULO DI TOSSINE

Il sistema linfatico consente alla linfa di fluire nei tessuti corporei, drenando ogni angolo dell'organismo prima di riversarsi nelle vene toraciche; si oppone agli eccessivi accumuli di fluidi nei tessuti ed è considerato il baluardo di difesa del nostro organismo, ne fanno parte il midollo osseo, le tonsille, il timo e i linfonodi collegati fra loro dalla complessa rete dei vasi linfatici ... LEGGI TUTTO...

 

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