Tiroide la farfalla del metabolismo
La tiroide è una ghiandola endocrina presente in tutti i vertebrati che produce essenzialmente T4 e in piccola misura T3. Questi due ormoni, costituiti da molecole di TIROSINA e IODIO, sono fondamentali per la produzione di calore, per il controllo del metabolismo energetico e, per lo sviluppo fisico e mentale.
L’attività della tiroide è controllata dal TSH (TSH è l’acronimo inglese di: Thyroid Stimulating Hormone), un ormone prodotto dall’IPOFISI che stimola le cellule follicolari tiroidee a catturare lo iodio e formare T4.
La tiroide è formata da milioni di globuli simili a sfere, costituiti da uno strato solo, di cellule affiancate l’una all’altra che, stimolate dal TSH, stillano COLLOIDE, fino a riempire completamente la loro cavità.
Nel colloide si trovano la TIROGLOBULINA, una proteina con funzioni di trasporto, la PEROSSIDASI, un enzima che monta lo IODIO sulla molecola dell’aminoacido TIROSINA, le MONOIODOTIROSINE e le DIIODOTIROSINE.
Le cellule tiroidee, dal lato anteriore secernono colloide, dove si formano gli ormoni che riassorbiti sempre dalla parte anteriore sono trasportati dalla tireoglobulina sino al lato posteriore della cellula e rilasciati direttamente nel sangue che circonda il follicolo.
L’ormone tiroideo nel sangue è trasportato da particolari proteine e, una volta raggiunte le cellule bersaglio, come ad esempio quelle muscolari, si svincola dal legame. Quando la T4 è liberata, diventa FREE cioè LIBERA e denominata FT4.
L’ormone tiroideo T4 ha una capacità metabolica ridottissima, per svolgere la sua funzione deve essere attivato da enzimi che staccando una molecola di iodio dalla sua struttura formano l’ormone T3 e, per questo sono definiti desiodasici. E’ importante ricordare a questo punto che mentre la quantità di FT4 circolante, dipende dalla secrezione tiroidea, la quantità di FT3 dipende dall’azione degli enzimi desiodasici di tutte le cellule del corpo. In particolare, mentre l’attività metabolica della tiroide ha variazioni modeste per reni, fegato e cervello, può aumentare anche di 50 volte a livello dei muscoli in caso di esposizione a basse temperature o in caso di una reazione di fuga o di aggressione o particolari situazioni di stress. Nella cellula la T3 è poi trasportata nel NUCLEO e nei MITOCONDRI dove trasformata il T2, svolge la sua funzione metabolica.
L'ormone prodotto dalla tiroide è essenzialmente tiroxina o T4 che rappresenta l'ormone di riserva metabolicamente quasi inattivo. Solo quando sono raggiunte le cellule bersaglio, come ad esempio le cellule muscolari, la T4 è trasformata in T3.
Il profilo tiroideo presenterà caratteristicamente:
FT3 all’interno dei valori di riferimento ma alti, mentre FT4 pur normale risulterà ai limiti bassi e così compensati fra loro non determineranno sintomi avversi come ansia, insonnia e tachicardia.
Infine il TSH, l'ormone dell'ipofisi, pur nei valori normali, sarà molto basso.
RIASSUMENDO
T3 e T4 alti determinano TSH basso, cioè metabolismo alto.
T3 e T4 bassi determinano TSH alto cioè metabolismo basso.
Questa stimolazione metabolica deve avvenire a periodi, interrompendo l’assunzione del T3 quando il peso corporeo è stabile. Per i malati di tiroide che assumono da anni l’EUTIROX, quando non si vuole esercitare la ginnastica ormonale con T3 torneranno ad assumere solo TIROXINA sino a quando non si ripete il periodo di restrizione alimentare.
L'analisi frequente dei valori tiroidei è volta a stabilire la corretta terapia che deve necessariamente modularsi sul singolo paziente in base alla situazione specifica determinata dal calo ponderale.
Infatti, quando si perde peso, si determina una vera e propria situazione di difesa da parte dell'organismo che è definita "Euthyroid Sick Syndrome".
Nelle cellule follicolari tiroidee, mediante l'enzima tireoperossidasi, lo iodio è assemblato alla tiroxina, nella tireoglobulina, una grossa glicoproteina che si trova nel lume dl follicolo.
La Tiroidite autoimmune è la malattia che colpisce prevalentemente proprio queste due proteine:
• la Perossidasi con gli Autoanticorpi anti - perossidasi
• la Tireoglobulina con gli Autoanticorpi anti - tireoglobulina.
Quando non si hanno variazioni di peso, la tiroxina o T4 che rappresenta la forma ormonale non attiva che, in caso di necessità potrà essere prontamente trasformata per deiodinazione in T3, ha valori elevati.
Quando si aumenta di peso, la T4 ha valori normali e T3 valori alti perché l’organismo cerca di disperdere l’energia in eccesso stimolando il metabolismo attraverso l’asse Ipotalamo – Ipofisi – Tiroide, di qui l’aumento della pressione arteriosa, della sudorazione, della frequenza cardiaca e del respiro.
IL CALO PONDERALE DETERMINA UN IPOTIROIDISMO PARADOSSO
Quando si perde peso, in un primo momento ipotalamo, ipofisi, tiroide assecondano questo RISTABILIRSI del peso abituale.
Dopo i primi incoraggianti risultati sula bilancia, è il diminuire del T3 che determina EUTHYROID SICK SYNDROME con sensazione di svogliatezza, inquietudine, voglia di cibi compensativi e inevitabile aumento del grasso corporeo.
Per evitare continui sbalzi di peso e di umore, la tiroide è provvista di un sistema di autoregolazione che ha il principale scopo di mantenere costante la secrezione ormonale.
Inoltre, nel plasma, T4 e T3 circolano legati a proteine che fanno da magazzino e, rilasciano gli ormoni in rapporto alla situazione che dobbiamo affrontare.
L’attività biologica è svolta solo dalle frazioni liberate sulla cellula bersaglio e per questo indicate come FT4 e FT3 dall’inglese Free cioè libera, che rappresentano appena lo 0,2% della disponibilità totale di T3 e T4.
Giunta la FT4 nella cellula bersaglio è convertita mediante deiodinazione dell’anello fenolico esterno in FT3, l’ormone biologicamente attivo, o mediante deiodinazione dell’anello tirosinico interno in r T3.
Sia T3 che rT3 vengono ulteriormente deiodinate e producono diiodotironine. Oltre che per deiodinazione, le iodotironine sono metabolizzate anche mediante deaminazione ossidativa della catena laterale di alanina. Quest’ultima reazione converte la T4 in acido tetraiodotiroacetico (TETRAC) e la T3 in acido triiodotiroacetico o TIRATRICOLO.
TETRAC e Tiratricolo si legano molto più avidamente di T4 e T3 alle proteine plasmatiche (Henneman G e Docter R 1994) ma la durata della loro efficacia è molto breve essendo l’emivita plasmatica di appena 6 ore.
Ciò spiega la bassa bioattività, sebbene i recettori nucleari, in particolare quelli di tipoβ, responsabili dell’attività metabolica, siano molto più sensibili al tiratricolo che alla T3 o alla T4.
Il numero di recettori nucleari per la T3 non è costante. Infatti, si è dimostrato essere molto diminuito nel digiuno. Entrata nel nucleo la T3 stimola la produzione delle proteine responsabili del dispendio energetico e della produzione di calore.
Bibliografia:
De Jong M, Visser TJ, Bernard BF, Docter R, Vos RA, Hennemann G, Krenning EP. Transport and metabolism of iodothyronines in cultured human hepatocytes. J Clin Endocrinol Metab. 1993 Jul;77(1):139-43.
Rutgers M, Heusdens FA, Bonthuis F, Visser TJ. Metabolism of triiodothyroacetic acid (TA3) in rat liver. II. Deiodination and conjugation of TA3 by rat hepatocytes and in rats in vivo. Endocrinology. 1989 Jul;125(1):433-43
Everts ME, Visser TJ, Moerings EP, Docter R, van Toor H, Tempelaars AM, de Jong M, Krenning EP, Hennemann G. Uptake of triiodothyroacetic acid and its effect on thyrotropin secretion in cultured anterior pituitary cells. Endocrinology. 1994 Dec;135(6):2700-7