L’olio ottenuto dai semi di cotone fa bene?

La (NCPA) National Cottonseed Products Association che rappresenta l’industria americana di trasformazione dei semi di cotone ha finanziato uno studio che vuole dimostrare la maggiore salubrità dell’olio di cotone sull’olio di oliva.

L’olio oliva extravergine dell’esame è quello della California olive Ranch            mentre l’olio di cotone è quello della catena Chef’s Pride.

Dobbiamo considerare che la  pianta del cotone non è coltivata per finalità alimentari e pertanto nei campi è consentito l’impiego massiccio degli anticrittogamici. Inoltre l’olio che si estrae dai semi contiene il gossipolo una sostanza nociva per la salute delle persone; per renderlo commestibile è necessaria una specifica raffinazione che avviene con l’impiego di diverse sostanze chimiche come l’acido fosforico e la soda caustica.

Premesso questo i risultati dello studio hanno dimostrato che il gruppo di persone trattato con una specificata quantità di olio di semi di cotone ha ridotto il colesterolo più di quanto non sia avvenuto nel gruppo di persone che assumevano una uguale quantità di olio extravergine di oliva.

 

Pane contro la disbiosi e il gonfiore addominale

Pane Azzimo

IL primo passo per la cura della disbiosi intestinale è quello di eliminare per un certo periodo tutti i prodotti da forno lievitati. Il pane azzimo che in questo video una paziente dimostra con quanta semplicità possa essere fatto anche in casa è un valido sostituto del pane lievitato. Per la sua preparazione servono solo  due ingredienti, farina e acqua,  senza lieviti o bicarbonato o sali idi sorta

 

Mysimba il nuovo farmaco per dimagrire

Mysimba 

Mysimba è una formulazione combinata di Naltrexone-bupropione utilizzata come opzione terapeutica per la gestione a lungo termine del sovrappeso e dell’obesità, in aggiunta all’esercizio fisico e a una dieta ipocalorica.

Mysimba è stato autorizzato per la gestione dell’obesità dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA; Mysimba) e dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense rispettivamente a settembre e dicembre 2014.

Si presenta in confezioni da 28 o 112 compresse di colore azzurro

La posologia e il timing terapeutico necessitano di uno stretto controllo medico specialistico

. 2020 Mar/Apr;39(2):121-127.

doi: 10.1097/NOR.0000000000000643.

Obesity Treatment: A Focus on Pharmacotherapy of Weight Management

Malattie trasmesse dalle zanzare

Con l’arrivo della stagione calda e quest’anno per fortuna anche umida sono tornate le zanzare. Oltre alla nostra nemica nostrana la Culex pipiens (culex è il nome latino per zanzara) caratterizzata da un colore marrone chiaro e dalla minore aggressività verso le persone perché preferisce gli animali, sono sempre più frequenti le zanzare di provenienza esotica caratterizzate dalla maggiore aggressività verso gli umani sia in città che nelle zone rurali. Ecco un breve vademecum per riuscire a distinguerle.

ZANZARA COMUNE (Culex Pipiens) è responsabile della trasmissione del virus della febbre del Nilo. Questa malattia fortunatamente nella maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Una  persona su 150 può presentare febbre alta e solo una su mille può sviluppare una grave encefalite.

La ZANZARA TIGRE (Aedes albopictus) è caratterizzata per una spiccata aggressività verso le persone che preferisce agli animali. È piccola, ha un aspetto caratteristico a strie chiare con una corona bianca sul dorso e si presenta come ingobbita e pronta a pungerci. Questa zanzara originaria delle zone tropicali e arrivata da noi in modo accidentale si è rapidamente diffusa e può essere responsabile di importanti malattie come i virus del Dengue, della Chikungunya e della Febbre Gialla. Dai dati trasmessi in rete dal Ministero della Sanità possiamo leggere che La zanzara Tigre  è stata responsabile di un’epidemia di Chicungunya in Emilia Romagna nel 2007, durante la quale sono state contagiate circa 250 persone e di trasmissioni localizzate di Dengue in Francia meridionale e in Croazia nel 2010. Nel 2017 ha determinato 298 casi di Chicungunya autoctoni accertati tra Anzio e Roma. Inoltre, a fine agosto 2020, questa specie è stata implicata per la prima volta in Italia, in un focolaio epidemico di Dengue  in Veneto, con 11 casi autoctoni.

Past and future spread of the arbovirus vectors Aedes aegypti and Aedes albopictus REV: Nat Microbiol 2019 May;4(5):854-863.doi: 10.1038/s41564-019-0376-y. Epub 2019 Mar 4. Moritz U Kraemer

La ZANZARA DELL’EGITTO  (Aedes Aegipty) è caratterizzata da archi bianchi sull’addome mentre il dorso è nero. Si distingue dalla zanzara tigre sia per le maggiori dimensioni che per la colorazione che nella tigre è presenta macchie bianche sia sull’addome che sul torace. La zanzara dell’Egitto è  tra le specie più pericolose in quanto può essere portatrice di virus pericolosi come il DENGUE, la CHIKUNGUNYA e il virus della FEBBRE GIALLA

 

Senza Zucchero ma non senza Danno

Il tentativo di trovare un’alternativa a basso contenuto calorico allo zucchero è stata individuata nei dolcificanti non nutritivi, che oggi sono consumati da milioni di persone. Tuttavia, l’impatto a lungo termine di questi dolcificanti a « zero zuccheri e zero calorie »  sulla salute degli individui in generale e sul loro metabolismo in particolare non è ancora ben chiaro. Contrariamente alle ipotesi fatte in passato, secondo cui i dolcificanti erano considerati inerti per l’organismo umano, la recente acquisizione di un corpo di prove sempre più consistente suggerisce che il consumo di questi dolcificanti potrebbe avere un impatto profondo sul metabolismo umano mediante la capacità di cambiare in peggio il metabolismo di chi ne fa un uso continuativo. In un articolo pubblicato sul Journal of Clinical Investigation gli autori fanno il punto degli effetti dei cibi dolci «senza zucchero» sul metabolismo del glucosio, sulle risposte glicemiche e sugli effetti sulla nostra salute.

2023 May 15;133(10):e171057. doi: 10.1172/JCI171057. Nonnutritive sweeteners and glucose intolerance: Where do we go from here? Samuel Philip Nobs

I dolcificanti acalorici come l’aspartame sono scomposti nei loro componenti acido aspartico, fenilalanina e metanolo e quindi potrebbero potenzialmente esercitare molteplici effetti sull’ospite attraverso questi prodotti di degradazione metabolica. Si ritiene che altri  come la saccarina o il sucralosio, passino attraverso il tratto gastrointestinale

Anche l’OMS si è scagliato contro questi prodotti industriali spacciati per salutari o addirittura dietetici.

Terapia farmacologica dell’Obesità

Il tentativo di trovare un’alternativa a basso contenuto calorico allo zucchero è stata individuata nei dolcificanti non nutritivi, che oggi sono consumati da milioni di persone. Tuttavia, l’impatto a lungo termine di questi dolcificanti a « zero zuccheri e zero calorie » sulla salute degli individui in generale e sul loro metabolismo in particolare non è ancora ben chiaro. Contrariamente alle ipotesi fatte in passato, secondo cui i dolcificanti erano considerati inerti per l’organismo umano, la recente acquisizione di un corpo di prove sempre più consistente suggerisce che il consumo di questi dolcificanti potrebbe avere un impatto profondo sul metabolismo umano mediante la capacità di cambiare in peggio il metabolismo di chi ne fa un uso continuativo. In un articolo pubblicato sul Journal of Clinical Investigation gli autori fanno il punto degli effetti dei cibi dolci «senza zucchero» sul metabolismo del glucosio, sulle risposte glicemiche e sugli effetti sulla nostra salute.

2023 May 15;133(10):e171057. doi: 10.1172/JCI171057. Nonnutritive sweeteners and glucose intolerance: Where do we go from here? Samuel Philip Nobs

I dolcificanti acalorici come l’aspartame sono scomposti nei loro componenti acido aspartico, fenilalanina e metanolo e quindi potrebbero potenzialmente esercitare molteplici effetti sull’ospite attraverso questi prodotti di degradazione metabolica. Si ritiene che altri come la saccarina o il sucralosio, passino attraverso il tratto gastrointestinale

Anche l’OMS si è scagliato contro questi prodotti industriali spacciati per salutari o addirittura dietetici.

L’American Medical Association e il National Institutes of Health riconoscono ufficialmente l’obesità come una malattia cronica complessa a sé stante.

Kyle TK, Dhurandhar EJ, Allison DB. Regarding obesity as a disease: evolving policies and their implications. Endocrinol Metab Clin North Am. 2016;45:511–520

Le nuove terapie farmacologiche grazie alla loro duttilità e facilità di impiego sono sempre più universalmente accettate quando l’intervento sullo stile di vita fallisce. Mysimba, Saxenda e Wegovy hanno dimostrato non solo di ottenere una significativa perdita di peso ma anche  una modifica del comportamento alimentare e di poter coì essere usati anche per il mantenimento dei risultati raggiunti. Una volta dimagriti i pazienti potranno seguire un’assunzione saltuaria legata ad eventi specifici

Buhls T, Thimq L, Kofodll H, et al. Naturally occurring products of proglucagon 11 1-160 in the porcine and human small intestine. J Biol Chem. 1988;263:8621–8624.

Reimann F, Gribble FM. Glucose-sensing in glucagon-like peptide- 1-secreting cells. Diabetes. 2002;51:2757–2763.

Wegovy  si presenta come una penna preriempita con diverse possibilità di dosaggio. 0,25 mg – 0,5 mg – 1 mg – 1,7 mg –  2,4 mg. La piccola iniezione sottocutanea è a cadenza settimanale e se la si dimentica può essere fatta in orari diversi da quello solito o addirittura il giorno dopo 

Review

2022 Jan;70(1):5-13.

doi: 10.1136/jim-2021-001952. Epub 2021 Oct 27.

Wegovy (semaglutide): a new weight loss drug for chronic weight management

Review

2022 Mar:57:101351.

doi: 10.1016/j.molmet.2021.101351. Epub 2021 Oct 6.

GLP-1 physiology informs the pharmacotherapy of obesity

Novità nella terapia del comportamento alimentare

L‘Obesità Cronica, che cioè perdura da più di un anno, rappresenta nel mondo occidentale la maggior causa di mortalità e inabilità funzionale superando in questo triste primato anche il fumo. Solo da pochi anni il patologico aumentare del grasso corporeo è considerato un sintomo causato dall’iperfagia relativa. In pratica si tratta di una eccessiva e cronica introduzione di alimenti rispetto alle necessità energetiche della persona. Misurando il consumo calorico attivo mediante l’HOLTER METABOLICO si è visto che la quota alimentare introdotta rispetto al consumo generato presenta sempre un disavanzo che nel tempo è responsabile dell’aumento della percentuale di grasso. Finalmente grazie alle nuove cure la persona non deve “sacrificarsi” per limitare la quantità della razione alimentare e nemmeno “sacrificarsi” per limitare la qualità della stessa. Addirittura quantità che prima sembravano irrisorie dopo diventano eccessive. Come tutti i farmaci – anche quelli per la cura del comportamento alimentare- debbono essere fatti sotto controllo medico. Possono presentare effetti collaterali che necessitano di specifici aggiustamenti posologici. Il primo di questi farmaci è stato SAXENDA. Dopo i primi anni  della cura con SAXENDA, cambiando l’orario della somministrazione o frazionando la dose terapeutica nel corso della giornata, è stato possibile ottenere la quasi neutralizzazione di nausea e vomito oltre che dei disturbi addominali e del  malessere generale di tipo influenzale che, seguendo pedissequamente il graduale aumento della dose erano la regola. Ora accanto a Saxenda sta per arrivare Wegovy. Questo nuovo farmaco necessita di una  somministrazione settimanale. In dosi minori è impiegato da molti anni nella cura dei pazienti in sovrappeso o obesi affetti da diabete alimentare (causato dalla eccessiva introduzione dei carboidrati). Quindi come per Saxenda si tratta di un farmaco nuovo ma abbondantemente studiato e sperimentato.

Review

2022 Jan;70(1):5-13.

doi: 10.1136/jim-2021-001952. Epub 2021 Oct 27.

Wegovy (semaglutide): a new weight loss drug for chronic weight management

Blog

Medicina Estetica

METODICHE UTULIZZATE PER LE ADIPOSITA’ LOCALIZZATE

 

CARBOSSITERAPIA

Per carbossiterapia si intende l’uso di anidride carbonica medicale (CO2) somministrata attraverso microiniezioni per via sottocutanea e intradermica grazie all’apparecchiatura “CDT Evolution”, l’unica riconosciuta e autorizzata dai Ministeri della Salute nella Comunità Europea per essere in grado di garantire un’erogazione di gas controlata, sterile e personalizzata.
Questo trattamento deve essere praticato esclusivamente da personale medico autorizzato.

COME AGISCE

Per la cellulite e le adiposità localizzate :
l’anidride carbonica inverte il processo di accumulo di “scorie” dovuto all’alterazione del microcircolo, in quanto iniettata localmente svolge un’azione vasodilatatrice, che permette al sangue di scorrere nuovamente nei capillari che si erano lentamente chiusi.
Inoltre aumenta il drenaggio venoso e linfatico e rompe le cellule adipose, permettendo al sangue di scorrere più rapidamente, ossigenando meglio i tessuti e smaltendo le “scorie” con conseguente riduzione del gonfiore.

Per il sovrappeso e l’obesità :
l’anidride carbonica è in grado di agire anche sul grasso, in quanto riesce a rompere la membrana degli adipociti (le cellule che costituiscono l’adipe), riattivando il processo metabolico dei grassi.
E’ inoltre particolarmente indicata per ridurre il grasso negli uomini (es. le “maniglie dell’amore”), in quanto il grasso maschile è meno “stabile” di quello femminile, ed i risultati si ottengono molto rapidamente.

Lassità cutanee :
I primi risultati sono già visibili dopo poche sedute; migliora la qualità ed il colore della pelle, aumenta l’elasticità della cute che risulta dopo il trattamento più tonica e rivitalizzata.

Smagliature e cicatrici :
Le strie rosse recenti e post-parto venngono risolte in modo definitivo dopo poche sedute di carbossiterapia.
Le smagliature datate e le cicatrici di varia natura, pur non scomparendo, migliorano significativamente.

 

MICROLIPICAVITAZIONE

Nell’ambito delle tecniche e utilizzate e proposte ai pazienti per ottenere le soluzioni personalizzate più efficaci la microlipocavitazione (soft-liposcultura) è quella più richiesta in assoluto. Si tratta di una metodica non cruenta. Di provata efficacia e ben tollerata, utilizzata per ridurre le adiposità ed i depositi di cellulite localizzati. Metodica ampiamente collaudata, oggi si avvale di un nuovissimo ed innovativo strumento come Microlipocavitation certificato CE Medicale e a marchio depositato.

I 5 trucchi di Mister Obagi

Tratto dal “Corriere della Sera” – (15 settembre 2013) – Pagina 34

 

«Se volete non vi faccio più invecchiare». Promessa di Zein Obagi, 70 anni, dermatologo, di origine siriana con studio a Beverly Hills punto di riferimento delle celebrities. A Hollywood si racconta che ha curato l’acne a Cameron Diaz. Lui stesso, illustrando le sue teorie ai medici italiani, ha spiegato come ha ridato luminosità all’incarnato di Sandra Bullock. «Ho iniziato a occuparmi delle patologie dell’epidermide ? spiega ? oltre 40 anni fa, quando facevo il medico nella marina militare americana. Proprio allora mi sono reso conto delle tante problematiche della pelle che mi hanno portato a studiarla, capirla e prendermene cura. La filosofia cosmetica degli ultimi cinquant’anni è rimasta ferma a due proposte “nutrire e idratare”. Mentre studi scientifici hanno dimostrato che, l’epidermide sana, non ha bisogno di coccole ma necessita di tre passaggi fondamentali: perfetta detersione, stimolazione con antiossidanti, e riparazione con attivi, tra cui il retinolo molecola che arriva direttamente al Dna cellulare e aiuta a correggere i danni da esposizione ai raggi solari e ambientali». Questo protocollo è stato proposto per cinque mesi da Fabrizio Melfa, medico estetico a Palermo e Catania (mediaging.it): «Ho utilizzato attivi come vitamina C, E ed A, anti-ossidanti e retinolo anche durante i mesi più caldi e in Sicilia dove il sole è abbastanza forte, con ottimi risultati». Aggiunge Giulio Basoccu, chirurgo plastico a Roma: «È un percorso che ho preso in considerazione per contrastare problemi di invecchiamento prima di ricorrere alla chirurgia». Prosegue Valeria Acampora, dermatologa a Roma: «Ho valutato durante uno stage presso la clinica di Obagi, come le ultime tecniche utilizzate siano, oltre che scientificamente valide, anche veloci. Si ottengono risultati dopo solo un mese. Lui ripete spesso il paziente ti odierà per le tre settimane in cui la pelle si esfolia ma poi ti amerà tutta la vita».

1) Come posso evitare che la mia pelle si «addormenti»?
«Una pelle sana ? spiega Obagi ? si ottiene educandola e stimolandola, per evitare che si addormenti, con attivi che agiscono sui fibroblasti affinché rinnovino collagene, elastina e ripristinino l’idratazione naturale e di conseguenza anche i volumi. Un passaggio, il primo, e comune a tutti: detersione mattina e sera, a cui si deve far seguire uno scrub almeno tre volte la settimana, senza dimenticare di tenere sotto controllo l’eccesso di sebo. L’invecchiamento inizia tra i 25-30 anni, le cellule, come dicevo, tendono ad addormentarsi e non producono più elastina e collagene. Bisogna stimolarle. Utile il retinolo, derivato della vitamina A, è una molecola piccola che raggiunge i ricettori cutanei sollecitandoli per favorire il ricambio cellulare uniformando e rassodando».

2) Contro l’acne, non solo giovanile, cosa funziona davvero?
«L’acne colpisce a tutte le età: dilata i pori, crea cicatrici e imperfezioni, insomma rovina la pelle. Si può prevenire già nell’adolescenza, appena appaiono i primi punti neri o bianchi. Indispensabile: detersione con prodotto non oleoso per non impedire ai trattamenti successivi di agire. Poi scrub a base di acido salicilico che fa un massaggio meccanico con effetto stimolante. Ma soprattutto controllare il sebo con formule che contengono mix di acido salicilico e mandelico per impedire che si depositi. Alcuni pensano che il sebo sia indispensabile a nutrire ma in realtà irrita e crea infiammazione».

3) Macchie sulla pelle: cosa fare per eliminarle?
«Le macchie compaiono per motivi genetici, ormonali, esposizione solare ma pure in seguito a peeling o trattamenti con laser senza aver preparato la pelle. I melanociti sono come un polipo, sollecitati producono melanina che si distribuisce in maniera orizzontale. Ma, ad esempio, una lunga esposizione ai raggi UV può farli impazzire così distribuiscono in verticale la melanina che si deposita sulla cute. Per tanto tempo si sono usate sostanze schiarenti come l’idrochinone. Adesso si preferiscono gli antiossidanti, tra cui le vitamine E, C ed A, ma anche peptidi e glutatione che intervengono a vari livelli nel processo della melanogenesi per inibire la produzione di melanina e stabilizzare i melanociti perché tornino a funzionare correttamente. I raggi Uv sono sempre presenti. È indispensabile proteggere la pelle, estate e inverno, con formule arricchite di melanina naturale che è ad ampio spettro e dura più a lungo perché non evapora, a cui si devono aggiungere antiossidanti e filtri fisici come biossido di titanio e ossido di zinco».

4) Ho la pelle sensibile: che precauzioni devo prendere?
«Non esiste pelle sensibile ma indebolita a causa del troppo comfort. Si inizia da piccoli e si esagera da grandi. Cosa fare? Conoscere il tipo e trattarla soltanto con prodotti adatti. Meglio non utilizzare nulla piuttosto che un cosmetico sbagliato. Mai dimenticare l’effetto negativo di texture nutrienti, trucco pesante, olio, sole».

5) Tossina botulinica e filler: sì o no?
«Sì ? chiude Obagi ?: la tossina botulinica iniettata in modo che non paralizzi il muscolo, ma vada ad indebolirlo per un effetto naturale. E solo filler composti da materiale riassorbibile, come l’acido polilattico, utilizzato non per riempire le rughe ma per rivitalizzare».

 

Ghisi Giancarla

Tratto dal “Corriere della Sera” – (15 settembre 2013) – Pagina 34