Capire quanto si consuma mediante lo sforzo sportivo e valutare il progressivo migliorare della forma fisica o capire per quale motivo non si riescono ad ottenere i risultati di qualche settimana, prima è indispensabile per completare il quadro della programmazione agonistica.
Per correggere in maniera precisa e opportuna l’alimentazione è necessaria la CALORIMETRIA.
Schoeller DA. Making Indirect calorimetry a gold standard for predicting energy requirements for institutionalized patients. J Am Diet Assoc. 2007;107:390-392.
Esempio di grafico calorimetrico di una persona che per …sua “natura” senza alcun merito, senza sforzarsi in palestra, senza fare diete, mangiando a piacere ciò che vuole quando vuole è in perfetta forma. Consumando – a riposo – 609 calorie in più rispetto alle persone normali di uguale conformazione fisica ed età è facile conservare un fisico statuario. La calorimetria ci offre però altre interessanti specifiche a proposito di questi “modelli”. Il QR cioè il quoziente respiratorio che indica gli alimenti degli ultimi 2 pasti, e che se si è perfettamente a dieta dovrebbe essere compreso tra 0,80 e 0,85 IN QUESTO CASO E’ DI 0,82 come dire che pur mangiando tutto quello che vuole quando vuole la persona in esame, mangia esattamente ciò che deve.
Esempio di grafico calorimetrico di una persona che, per sua “sfortuna”, non riesce a raggiungere la soglia minima del metabolismo basale (Predetto)
La valutazione della Massa Grassa e Magra invece consente di capire lo stato di forma.
Ashwell M, Cole TJ, Dixon AK. “Ratio of waist circumference to height is strong predictor of intra-abdominal fat”. BMJ.1996;313 :559– 560
Esempio di grafico impedenziometrico (BIA – analisi della composizione corporea)
Bibliografia:
Kahn HS, Imperatore G, Cheng YJ. “A population-based comparison of BMI percentiles and waist-to-height ratio for identifying cardiovascular risk in youth”. J Pediatr.2005;146 :482– 488
Ashwell M, Cole TJ, Dixon AK. “Ratio of waist circumference to height is strong predictor of intra-abdominal fat”. BMJ.1996;313 :559– 560
Hsieh SD, Yoshinaga H, Muto T. “Waist-to-height ratio, a simple and practical index for assessing central fat distribution and metabolic risk in Japanese men and women”. Int J Obes Relat Metab Disord.2003;27 :610– 616
Per misurare l’intensità dello sforzo fisico e la durata in maniera precisa e opportuna l’alimentazione è necessario l’HOLTER METABOLICO.
Esempio di grafico dell’Holter metabolico:
L’analisi dello sforzo mediante l’HOLTER METABOLICO è precisa e affidabile e consente di valutare l’intensità dello sforzo misurata in METs, la sua durata e capire il comportamento tenuto dall’atleta durante e dopo la sessione di sport. Il VERDE indica i passi, il BIANCO la velocità dei movimenti, il ROSSO la sudorazione. Sono anche segnalati i momenti di riposo e il sonno. Il diario comportamentale tenuto dal soggetto completa il quadro di verifica delle attività svolte. Come nel caso del grafico mostrato lo sforzo lineare eseguito intorno al 75% del massimale è espresso dalla linearità dei picchi BIANCHI.
Bibliografia:
Kim MH, Kim JH, Kim EK. Accuracy of predictive equations for resting energy expenditure (REE) in non-obese and obese Korean children and adolescents. Nutr Res Pract. 2012 Feb;6(1):51-60.
Heymsfield SB, Harp JB, Reitman ML, Beetsch JW, Schoeller DA, Why do obese patients not lose more weight when treated with low-calorie diets? A mechanistic perspective. Am J Clin Nutr. 2007;85:346-354
Schoeller DA. MakingIndirect calorimetry a gold standard for predicting energy requirements for institutionalized patients. J Am Diet Assoc. 2007;107:390-392.
La prestazione atletica e gli allenamenti frequenti comportano un elevato consumo di nutrienti, acqua e sali minerali e un aumento dello stress ossidativo con conseguente produzione di radicali liberi che con difficoltà possono essere bilanciati solo con una attenta alimentazione. Nello sci nautico lo sforzo di tipo esplosivo necessita di fibre muscolari con elevate disponibilità energetiche. L’atleta agonista si allena con elevata frequenza e non sempre ha la possibilità di programmare gli intervalli tra alimentazione e allenamento.
La supplementazione adeguata alle esigenze soggettive può ridurre i cali di condizione atletica durante la lunga stagione agonistica.
Per tale motivo, l’atleta può ricorrere agli integratori alimentari naturali, altamente concentrati, in grado di riequilibrare velocemente le funzioni biologiche e le perdite nutrizionali alle quali l’organismo va incontro durante lo sforzo. Gli integratori non devono essere confusi né con i farmaci né con i prodotti dopanti. Essi però devono essere scelti in modo intelligente ed in base alle reali necessità fisiche. L’integrazione alimentare, infatti, se utilizzata correttamente e personalizzata secondo le esigenze individuali, unitamente a volontà, spirito di sacrificio e duro allenamento, rappresenta una risorsa eccellente per sostenere la performance.
ESEMPIO DI ALIMENTAZIONE PRE-ALLENAMENTO
IL PENULTIMO PASTO CHE PRECEDE LO SFORZO SPORTIVO INTENSO DEVE ESSERE RICCO IN CARBOIDRATI COMPLESSI
COLAZIONE
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PASTO PRE-GARA
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PASTO DI ATTESA
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