Quale integrazione di vitamina D è da preferire?
Perché nonostante una volta al mese si assuma la fialetta oleosa di vitamina D, il valore nel sangue è spesso sotto i valori minimi di riferimento?
In realtà quella che si dosa nel fegato non è la vitamina D ma la sua forma attivata dall’esposizione solare cioè il 25-OH-colecalciferolo. In sostanza il colecalciferolo è la pre vitamina che si forma da una molecola di colesterolo a livello cutaneo grazie all’esposizione solare.
Il passaggio successivo avviene nel fegato che trasforma il colecalciferolo in calcifediolo o 25(OH)D .
Diversi studi recenti hanno proposto il calcifediolo, o 25(OH)D, come un ottimo sostituto del colecalciferolo per incrementare la concentrazione di 25(OH)D3 nel sangue, in quanto rispetto a quest’ultimo si è mostrato in grado di determinare un aumento rapido e sostenuto delle concentrazioni della vit D3 nel sangue
Jetter A, Egli A, Dawson-Hughes B, et al. Pharmacokineticsof oral vitamin D(3) and calcifediol. Bone 2014;59:14-9.
Rossini M, Viapiana O, Idolazzi I, et al. Razionale e risultati del trattamento settimanale con calcifediolo nell’osteoporosi postmenopausale e senile. Minerva Med 2007;98:53-68.
Assumendo quindi la forma NON ATTIVA cioè il colecalciferolo, il cui nome commerciale per intenderci è per esempio DI BASE sarà difficile raggiungere livelli utili di vit D. Assumendo il calcifediolo il cui nome commerciale per esempio è DIDROGYL l’integrazione vitaminica sarà più rapida, duratura ed efficace. La vit. D è un fondamentale stabilizzatore di membrana che svolge importanti funzioni protettive contro l’insorgere delle neoplasie, delle malattie autoimmuni, dell’arteriosclerosi e delle cardiopatie.